G.A.S……NON GAS!!!

G.A.S……NON GAS!!!

Quante volte, negli ultimi anni, avete sentito l’acronimo GAS??? Per esempio da amici, oppure in tv, sui giornali, chiacchierando del più e del meno con qualche produttore bio locale??? Quanti di voi conoscano un GAS, lo ignoro, pertanto mi dedicherò solo a coloro i quali nutrono la curiosità di volerlo sapere!!! Quindi…iniziamo dall’inizio!!! GAS sta per: GRUPPO DI ACQUISTO SOLIDALE!!! Un gruppo di questa tipologia è formato da famiglie che decidono di fare acquisti collettivi, usando la solidarietà come parola chiave!!! Ma…solidarietà verso cosa??? Unicamente rivolta verso i produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, al sud del mondo e tutti quelli che subiscono le conseguenze dello strapotere economico basato sul corrente modello di sviluppo!!! Ecco perché la motivazione che spinge a costituire un GAS è strettamente legata all’etica del consumo consapevole e all’amore e rispetto verso chi produce e verso il nostro pianeta!!! Ed ecco che, così per caso, chiacchierando tra amici della possibilità di fare acquisti di gruppo direttamente dai piccoli produttori locali, nasce il primo GAS a Fidenza nel 1994, dal primo GAS di Fidenza nasce il secondo a Reggio Emilia e poi un altro, e poi un altro ed un altro ancora fino a raggiungere il numero di 900 nel 2012!!! Cosa accomuna tutti??? Cercare prodotti provenienti da piccoli produttori, per avere la possibilità di conoscerli personalmente, per ridurre così l’inquinamento e lo spreco di energia legati al trasporto e che siano biologici ed ecologici nonché realizzati rispettando le condizioni di del lavoratore!!! Pensate un po’… 900 gruppi formati da numerosissime famiglie che hanno come unico obiettivo quello di acquistare sentendosi liberi dalle leggi di mercato delle multinazionali e rispettando il prossimo e il pianeta!!! Utopia??? Non direi proprio visto che la sensibilità è in deciso aumento tanto quanto la consapevolezza!!! E quindi il simbolo iniziale del GAS: un pesce grande inseguito per essere mangiato da tanti pesciolini piccoli, diventa ogni giorno più numeroso nella popolazione di pesciolini piccoli: simbolo-gruppo-di-acquisto E la cosa più sorprendente qual è???? La condivisione!!! In un’epoca di iPod, e tutto il resto, dove quando vai a cena fuori ti rendi conto che la gente seduta allo stesso tavolo neanche si guarda in faccia perché troppo impegnata a fare selfie del piatto che ha davanti (si perché è più bello dialogare con i social amici piuttosto che scambiare quattro chiacchiere con i propri commensali), in un ‘epoca in cui quando cammini per strada, non devi più fare attenzione agli automobilisti, ma agli altri pedoni perché hanno lo sguardo puntato sulle dita che forsennatamente dibattono su una tastiera, in un’epoca in cui quando si torna a casa si va diretti davanti alla tv smozzicando un ciao com’è andata oggi….in questa epoca, nella nostra esistono FAMIGLIE con intenti comuni che si riuniscono e dibattono di temi che hanno a cuore non solo il loro futuro, ma quello di tutti!!!! E che con il loro impegno, seppur limitatamente, riescono a farsi sentire sulla scala economica complessiva!!!! Anche questa non è UTOPIA!!! È realtà!!! È la realtà della volontà umana di voler a tutti costi preservare quello che ha, acquistando collettivamente da un produttore bio che a sua volta produce con rispetto e con altrettanto rispetto tratta chi per lui lavora!!!! Ma ATTENZIONE!!! Fare parte di un GAS è un impegno che va preso seriamente (ve lo posso confermare) ci sono le riunioni, le decisioni da prendere su quali prodotti acquistare, dove e quando (strutturare quindi un vero calendario acquisti), andare a visitare le aziende con le quali si intende iniziare o proseguire un rapporto (che sono fiere di raccontarsi!!!!), avere un compito…già ma io non ho tempo…non può esistere un Ingasato senza compito…perché anche minimo il tempo lo trova!!! C’è chi si occupa della parte informatica, chi degli eventi, chi dell’accoglienza e smistamento ordini, chi proprio degli ordini, chi dei rapporti con gli altri GAS etc!!! Per esempio, io faccio parte del GAS di Imola, appuntamento di riunione serale il martedì ogni 15 gg, ehm…difficilmente riesco a partecipare, ma…ho il mio compito!!! Sì il mio compito è l’ordine delle arance!!! Ma come le arance?!? Ma non avevo detto che si cercano produttori locali e bla, bla, bla…CERTO!!!! Ma per certi prodotti, per i quali non c’è possibilità di reperirli perché non endemici di una certa zona, allora ogni GAS sceglie una o più cooperative o associazioni che producano il bene di consumo richiesto e che lo facciano seguendo tutti i requisiti richiesti a qualsiasi produttore locale!!! Ed ecco che dalla Sicilia parte il camion targato Le Galline Felici, ogni mese, con un carico di arance da ridistribuire ad ogni singolo GAS!!! Ed infine…ma qui vi dedico un copia e incolla dalla fontehttp://retegas.org/ (oppure http://www.economiasolidale.net):
  • I gruppi di acquisto solidale non sono gruppi di risparmio, non nascono per dare una risposta diretta al problema del carovita. Il prezzo è importante, ma non vogliamo risparmiare sulla pelle di chi lavora o a danno dell’ambiente in cui viviamo noi e tutti quelli che producono.
  • Ogni Gas parla a nome proprioo della retina (coordinamento su base territoriale di alcuni Gas) cui appartiene. Ogni Gas ha propri criteri per selezionare i fornitori, scegliere i modi di consegna, stabilire con il produttore un prezzo equo. Non esiste un codice universale anche se si sono andate negli anni individuando delle linee guida sintetizzate in piccolo, locale e solidale.
  • Il biologicoè uno dei criteri con cui si sceglie cosa acquistare, ma non l’unico: ci sono tra gli altri il sostegno alle cooperative sociali, la quantità di imballaggio impiegata, la vicinanza territoriale, la stagionalità, le dimensioni del produttore.
  • Quella dei Gas non è una scelta pauperista, come ci ha bollato un po’ stizzito il presidente di Confcommercio Billè – ma l’insieme di tanti piccoli comportamenti che mirano a costruire una diversa economia basata su nuove forme di solidarietà “all’esterno” con produttori che si pongono su un piano radicalmente diverso rispetto ai meccanismi tradizionali. Trasformando in risorse quelle che altri tendono a giudicare dis-economie: il bio con i suoi costi e rischi, il recupero di soggetti svantaggiati, il rifiuto delle opacità della grande distribuzione, un prezzo trasparente che garantisca risparmio a chi compra e dignità a chi vende.
E quindi il mio invito ad informarvi presto dei GAS presenti nella vostra zona, prendere contatto, chiedere informazioni e poi…entrare a far parte del nostro Mondo che non è altro che il Mondo così come lo vogliamo tutti, sarà quasi una scelta obbligata!!! Così anche voi diventerete un piccolo pesciolino che si aggiungerà al gruppo per combattere un unico pesce gigante!!!